Riflettere
sulla funzione della scuola in questa epoca di grandi cambiamenti sul piano
culturale e sociale significa mettere a fuoco quale mandato le conferisca la
società stessa perché sia garantito da un lato il diritto alla formazione dei
suoi cittadini e dall’altro l’acquisizione di una capacità di analisi critica e
consapevole della realtà e di competenze di alto livello, non solamente
efficaci sul piano settoriale. La
funzione formativa della scuola è un valore fondamentale sul piano del
progresso sociale ed una risorsa per l’intera società; per
cui, anche se ogni scuola ha un suo territorio, è l’intero sistema nel
suo complesso che deve mirare a riadeguare con continuità l’offerta
formativa. La
scuola deve mediare, tra vecchio e nuovo, confrontandosi con i processi di cambiamento
in atto e con quelli che verranno, avendo come riferimento continuo il fatto
che nella nostra società hanno sempre maggiore rilievo le
trasformazioni e le discontinuità che le permanenze e le continuità. Ci sembra
poi che tale situazione si ponga in modo particolare come nodo problematico in
relazione alla popolazione del nostro Istituto che, malgrado provenga da un
tessuto sociale ormai stratificato e diversificato, ha soprattutto
nell’istituzione scolastica e nelle attività da essa promosse una grande
occasione di arricchimento culturale e di crescita civile. Nel
quadro dell’autonomia il POF è il documento fondante dell’identità culturale di
un Istituto, sintesi della ricchezza delle esperienze che ne costituiscono la
memoria storica con l’interrogazione sistematica delle discipline e delle
scienze dell’educazione. Il POF
presenta l’offerta complessiva della scuola e le linee guida dell’azione
didattico educativa; costituisce la base dell’interazione fra la scuola,
le famiglie e la società. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 1.1 Storia dell’Istituto L’insegnamento
pubblico dell’arte applicata in Campania ha la sua origine verso la fine
dell'ottocento con l’istituzione del “F. Palizzi”; prima scuola del genere in
Italia che però rimase per circa un secolo, anche l’unica a Napoli. Nel 1970,
fu fondato il secondo Istituto d’Arte della città. Questo, intestato al pittore
e scultore futurista Umberto Boccioni si presentò, fin dalla sua creazione, con
una configurazione più “moderna” proponendo sezioni disciplinari assenti nel
primo Istituto, e più vicine alle esigenze professionali del nuovo secolo. Tra il
1989 e il 1990, il “Boccioni” realizzò in Acerra, al piano terra di un edificio
del parco ice/snei di Via U. Nobile, una sede distaccata. Essa formò in
quell’anno sei prime classi, già divise nelle tre sezioni disciplinari ancora
offerte. Nel
1995 la scuola ebbe, come sede definitiva, una parte dell’edificio che occupa
ancora oggi: un capannone industriale ristrutturato sito in Via Diaz, 43. Dal
marzo 1998 l’Istituto poté usufruire anche del corpo di fabbrica contiguo; con
l’aggiunta di quest’ultimo spazio, le necessità minime della scuola si
realizzarono, e si poté procedere alla piena attrezzatura dei laboratori. Il
primo settembre del duemila, a seguito del Piano Regionale di riordino delle
Sedi scolastiche, l’I.S.A di Acerra diventò Istituto Autonomo, intitolato al
pittore, industrial designer e pedagogo Bruno Munari. Nell’anno
2009, e precisamente in seguito alla Delibera dell’Ufficio Scolastico Regionale,
prot. n. A00DRCA Uff. Dir. 1267 del 22/01/2009, in ottemperanza alle
disposizioni Ministeriali sul ridimensionamento delle sedi scolastiche,
all’I.S.A. di Acerra viene accorpato il corso di Liceo socio-psicopedagogico funzionante
presso l’I.S. De Liguori di Acerra. Quindi
dall’anno scolastico in corso l’Istituto “Munari” acquista la connotazione di
Istituto Superiore polispecialistico, con due indirizzi: quello artistico e
quello socio-psico-pedagogico. 1.2 Perché Bruno Munari L'intitolazione
della scuola a Bruno Munari rispose
a motivazioni che andavano oltre il puro riferimento e omaggio a una figura
eminente del panorama artistico italiano del Novecento; oggetto del richiamo
era ed è anzitutto un metodo. Il metodo con cui Munari ha operato, a livello
didattico come nella produzione artistica, associando il rigore formale e
progettuale di ogni intervento ad una visione che con gioiosa lucidità rifiuta
rigide divisioni fra teoria e concretezza del fare, nonché fra le singole
discipline nelle quali i due ambiti si strutturano. 1.3 Finalità dell’ Indirizzo Artistico L’Indirizzo
Artistico persegue la formazione degli alunni mediante la teoria e la pratica
delle Arti applicate, favorendo la crescita complessiva della persona e del
cittadino, sviluppando nell’allievo le facoltà fisiche e cognitive, e
alimentando le potenzialità creative, favorendone la libera espressione e lo spirito
critico per un sano sviluppo affettivo e un completo inserimento sociale anche
dal punto di vista lavorativo. Per
tali finalità l’azione didattica tenderà a: incrementare
la motivazione; fare
acquisire la conoscenza dei linguaggi specifici attraverso l’uso corretto degli
strumenti di studio e di lavoro; indirizzare
gli allievi verso una corretta ed efficace metodologia progettuale e
approfondire le tecniche esecutive del settore; sviluppare
le potenzialità creative nell’ambito del settore di appartenenza; valorizzare
la molteplicità dei linguaggi, iconici e visivi negli aspetti della
comunicazione e dell’espressione creativa e della loro integrazione per una
visione progettuale globale; creare
attraverso una didattica pluridisciplinare e interdisciplinare una formazione
che unisca all’acquisizione dei saperi di base la conoscenza dei processi
ideativi, operativi e tecnologici nel campo delle arti applicate; costruire
un processo di conoscenza basato sull’integrazione tra il sapere teorico e
aspetto operativo, tale da offrire allo studente la possibilità di apprendere
ma anche di esprimere dialogicamente, socialmente, i talenti che possiede. 1.4 Finalità dell’indirizzo
Socio-psico-pedagogico Le
finalità’ dell’indirizzo sono: favorire
la formazione di attitudini e competenze rivolte al “sociale”; favorire
la conoscenza e l’uso del territorio urbano tramite l’acquisizione di strumenti
critici; promuovere
l’educazione alla mondialità, imparando ad accettare in modo costruttivo gli
altri e a riscoprire i valori etici per instaurare rapporti interpersonali
costruttivi, controllare la propria emotività; offrire
una polivalenza di sbocchi, sia nell’ambito lavorativo sia nella prosecuzione
degli studi . ANALISI DELLE RISORSE E DEL TERRITORIO L’istituto
quest’anno si articola in tre sedi: una centrale e due succursali. La sede centrale,
in via A. Diaz, ospita 14 classi dell’indirizzo artistico, la direzione e gli
uffici di segreteria. La sede succursale di via S. Pellico (ex carceri), ospita
le restanti 3 classi dell’indirizzo artistico. La sede succursale di via T.
Campanella, ospita l’intero corso sociopsico-pedagogico. 2.1 Descrizione dell’edificio di via Diaz La sede
centrale della Scuola è formata dall’unione di due edifici comunicanti tra
loro. La prima struttura è un corpo di fabbrica in cemento armato con il solo
piano terra, la seconda è in muratura e possiede anche il primo piano. In
questo edificio sono collocati gli ambienti riservati alla Presidenza,
10 aule per materie comuni
Una sala video
Una palestra
Due laboratori di plastica
Due aule di disegno dal vero
Un laboratorio di fotoincisione
Un laboratorio di tecniche grafiche con postazioni multimediali
Un laboratorio di fotografia + sala di sviluppo
Due laboratori di moda
Un laboratorio d’applicazioni metalliche
Un laboratorio d’ebanisteria
Un laboratorio di restauro
Un laboratorio informatico. 2.2 Descrizione dell’edificio di via
Pellico La sede
succursale di via S. Pellico è costituita da n. 6 aule, dislocate su due piani:
3 per ospitare altrettante classi e 3 per allestire i relativi laboratori. La
struttura è ospitata in un edificio pubblico che ha visto diversi utilizzi nel
passato, ma che nacque (e quindi utilizzato per molto tempo) come carcere
mandamentale della zona. Presenta ambienti interni sufficientemente ampi ed
attrezzati anche se manca una adeguata struttura per l’attività motoria.
Esternamente è dotato di un ampio cortile a cui si accede direttamente dall’edificio. 2.3 Descrizione dell’edificio di via
Campanella La sede
succursale di via Campanella consta di numero 12 aule, dislocate su 2 piani,
con uno spazioso corridoio antistante le stesse che permette qualora sia
necessario, agli allievi di sostare; il plesso non è dotato di palestra, né di
cortile. 2.4 Organigramma e Risorse Umane L’organico
dell’Istituto è così composto: Dirigente
Scolastico: prof. Antonio Alvino. Direttore
amministrativo: dott. Maurizio Ferrara. N. 98
docenti. N. 7
amministrativi. N. 13
ausiliari. Primo
collaboratore: prof.ssa Josefina Ana Buglione. Secondo
collaboratore: prof.ssa Filomena Tardi. Con
delibera del Collegio dei Docenti, sono state indicate le seguenti funzioni:
In
seguito agli esiti delle votazioni la scuola dispone della seguente RSU:
2.5 Principali attività delle Funzioni
Strumentali Area 1: Gestione del POF Elaborazione,
aggiornamento e pubblicazione del Documento Ufficiale. Analisi
dei bisogni formativi dei docenti. Analisi
delle richieste di opportunità formative espresse da studenti, operatori
scolastici e famiglie. Raccolta
e valutazione delle proposte progettuali formulate dalle varie componenti
dell’utenza scolastica ai fini della formazione degli alunni e
dell’aggiornamento dei docenti e ata. Coordinamento
e monitoraggio delle attività progettuali. Raccolta
delle relazioni conclusive dei docenti referenti dei singoli progetti
realizzati nel corso dell’anno scolastico e segnalazione di possibili elementi
utili alla determinazione delle priorità progettuali per la programmazione
delle attività nell’anno scolastico successivo. Area 2: Gestione attività Multimediali Aggiornamento
e gestione del sito web dell’istituto. Creazione
di una sezione web dedicata alla didattica, che consenta la creazione di corsi
on-line per docenti, corsi di recupero per studenti, la interattività di più
classi. Controllo
e del sistema di rilevazione informatico status allievi. Gestione
della biblioteca. Area 3: Responsabile attività prevenzione
insuccesso scolastico e promozione benessere Coordinamento
attività di accoglienza classi prime. Migliorare
l’efficienza dell’azione educativa. Proposte
attuazione didattica alternativa per allievi a rischio di dispersione
scolastica. Proporre
rinnovati rapporti educativi, sia sul piano disciplinare che sul piano emotivo
motivazionale, metodologie didattiche e di apprendimento cooperativo
coinvolgenti e costruttive. Promuovere
e coordinare le attività sulla prevenzione dell’insuccesso scolastico. Accoglienza e sostegno agli
allievi in difficoltà. Area 4: Viaggi di istruzione e supporto
agli alunni Raccoglie,
coordina e gestisce le proposte di viaggi d’istruzione, visite guidate e uscite
didattiche presentate dai vari consigli di classe. Mantiene
i rapporti tra promotori delle uscite, ditte di trasporto, alunni e famiglie. Analisi
del monitoraggio mensile delle assenze e dei ritardi degli alunni e connesse
iniziative. Verifica,
con l’ausilio dei coordinatori di classe, di eventuali assenze ingiustificate e
note disciplinari. Comunicazione
al D.S. per gli opportuni provvedimenti disciplinari. Verifica
dell’adempimento dell’obbligo scolastico. 2.6 Bacino di utenza e collegamenti Gli
alunni provengono, nella maggioranza dei casi dal Comune di Acerra, il resto
dai comuni limitrofi di: Afragola, Arzano, Brusciano, Caivano, Cardito,
Casalnuovo di Napoli, Casandrino, Casoria, Castello di Cisterna, Frattamaggiore,
Grumo Nevano, Marigliano, Napoli (Secondigliano), Pomigliano d’Arco, S. Felice
a Cancello, Somma Vesuviana, Volla. Si
servono dei seguenti mezzi di trasporto pubblico: treni ffss (tratta Napoli–Cancello),
linee della Circumvesuviana (tratta Napoli-Nola-Baiano), autobus ctp (da
Pomigliano d’Arco, da Arzano e da Somma Vesuviana), autobus privati a noleggio
(da Afragola). 2.7 Popolazione e analisi socio-economica L’Istituto
Superiore “Bruno Munari” svolge la sua attività ad Acerra, città-paese situata nella
zona periferica dell’area metropolitana napoletana. Questa collocazione ha
favorito/alimentato, nel tempo, la crescita di una vocazione agricola con
produzioni tipiche (pomodori, patate, carciofi etc.) affiancate da una modesta
attività nel terziario. Negli ultimi decenni, però, il territorio ha vissuto
una trasformazione che ha stravolto la sua vocazione con insediamenti di
industrie, alcune di nuova concezione, altre trasferite, che hanno creato
occupazione marginale e, nel contempo, hanno disatteso la prospettiva di un
riscatto in termini di benessere e di circolazione di ricchezza tra le giovani
generazioni. Da tale situazione nasce l’anomalia “Acerra” in quanto il mancato
decollo economico, la disgregazione del tessuto abitativo, con la crescita
caotica delle periferie, l’immigrazione dai paesi vicini e dal capoluogo per la
disponibilità di nuove abitazioni a prezzi competitivi, hanno generato fratture
e contraddizioni nel sociale tra il ceto operaio-impiegatizio ed il persistente
nucleo di contadini-artigiani. Le conseguenze dirette sono state la
sovrapposizione di nuove visioni del mondo laddove i figli dei contadini e
qualche artigiano erano diventati operai nelle fabbriche del comprensorio in
contrapposizione/diversificazione rispetto a quei ceti in cui l’occupazione
continua, ancora oggi, ad essere un miraggio. I
processi di integrazione non sempre sono riusciti: ad aggravare la situazione contribuisce
la mancanza assoluta di strutture ricreative/aggreganti eccezion fatta per la scuola che rimane l’unica alternativa alle
varie sale da gioco ed ai bar capillarmente diffusi e frequentati. Non
esistono, infatti, sul territorio, luoghi di socializzazione per giovani, se si
escludono gli oratori parrocchiali e la pratica sportiva. I pochi impianti e le
scarse strutture pubbliche non consentono il decollo e la veicolazione di
modelli comportamentali socialmente gratificanti. La
popolazione in età scolare corre, di conseguenza, seri rischi di maturare e sviluppare
una mentalità intrisa di sfiducia verso le istituzioni e di indifferenza verso
i valori della convivenza civile. In tale
contesto la scuola rappresenta l'unico e vero luogo di incontro tra giovani di
estrazione per lo più modesta, sia sotto l'aspetto economico, che culturale e
di confronto coi pari età, provenienti dal bacino territoriale cui afferisce la
nostra utenza. Nel
corso degli anni, le famiglie hanno superato, in parte, la mentalità
“dell’affido” e si sono mostrate, in generale, più disponibili alla collaborazione
ed al dialogo franco e costruttivo con gli insegnanti per cui il livello di
partecipazione alla vita della scuola, sebbene ancora limitato e poco
consapevole, è diventato più regolare. Per la
redazione di questo Piano d’Offerta Formativa, si è tenuto conto quindi, di
monitoraggi effettuati nel corso degli ultimi anni fra gli alunni e tra le
famiglie e sulle comunicazioni dei docenti con pluriennale esperienza sul territorio. Dall’analisi
delle informazioni è risultato che: l’estrazione sociale degli allievi è, in
generale, media e medio-bassa. Le famiglie hanno, quasi sempre un reddito non
elevato e un modesto livello d'istruzione. Nelle
occasioni d'incontro con i genitori si rileva una partecipazione delle famiglie
alla vita scolastica alquanto scarsa, anche se in trend positivo. 2.8 Tipologia degli allievi Volendo,
in definitiva, tracciare un identikit dell’alunno che frequenta l’Istituto
emergono i seguenti elementi: Proviene
prevalentemente da Acerra o dai paesi limitrofi. Si alza
tra le ore 7.00 e le ore 7.30. Per
venire a scuola e per tornare a casa usa mezzi pubblici e/o trasporto privato. Impiega
meno di un’ora per raggiungere la scuola: percorrenza breve, ma con lunghi
tempi di attesa. Ha un
genitore operaio, impiegato o impegnato nel terziario. Usa prevalentemente il dialetto
nella comunicazione orale. Il suo
rapporto con i genitori è a volte conflittuale ma soddisfacente. Non
sempre ha a disposizione quotidiani e periodici. Trascorre
il tempo libero con gli amici. A casa
studia, al massimo, una/due ore al giorno le discipline di base. A casa
dedica, al massimo, due ore al giorno per le discipline di indirizzo. Partecipa
alle attività di gruppi sportivi o ricreativi. Guarda Ha un
percorso scolastico fatto anche di insuccessi (non più alla scuola media
inferiore ma alle superiori). Alla
scuola media inferiore le materie verso le quali nutriva maggior interesse
erano: educazione artistica, ed educazione tecnica (per quelli che hanno scelto
l’indirizzo artistico); le materie umanistiche (per quelli che hanno scelto
l’indirizzo socio-psico-pedagogico). Giudica
soddisfacente il rapporto sia con i compagni che con gli insegnanti. Le
materie in cui incontra maggiori difficoltà sono: le materie scientifiche e la
storia dell’arte. I
motivi per i quali ha scelto l’indirizzo artistico sono: interesse per il mondo
della creatività relativa agli indirizzi e la spendibilità del titolo in
opportunità lavorative. I
motivi per i quali ha scelto l’indirizzo socio-psico-pedagogico sono: interesse
per il mondo della pedagogia e dell’insegnamento. 2.9 Scelte culturali, formative,
metodologiche La
scuola caratterizza la propria proposta formativa nella rimozione della
diffidenza e/o interferenza negativa diffuse e consolidatesi nel tempo sul
territorio (scuola scelta da alunni caratterizzati da bassi livelli culturali sia
in ingresso sia in uscita, ubicazione penalizzante perché periferica e attiva
su tre sedi); nell’accoglienza, senza pregiudizi; nella diffusione capillare di
valori morali e civili; nell’avvicinare gli allievi a esperienze e culture
finora ignote; nella condivisione del codice valutativo dei risultati. Ciò
costituisce la premessa delle scelte e indica l’indirizzo da dare alla proposta
formativo/culturale che, partendo dall’analisi dei bisogni e inquadrata
nell’ottica dell’avvicinamento della scuola al vissuto, si sviluppa in una
serie di macroaree, tendenti a realizzare il dettato di una scuola moderna:
Orientamento
Ambiente
Dispersione
Educazione alla legalità
Recupero
Alfabetizzazione
Visite guidate e gite d’istruzione
Stage lavorativi Educazione alla
convivenza con il “diverso” da sé OFFERTA FORMATIVA 3.1 Obiettivi didattici generali e
trasversali All’interno
di queste aree si intende organizzare e portare a termine anche alcuni
progetti, allegati fuori testo al presente documento, che seppur sviluppati
separatamente, hanno come finalità comuni: Prevenire
il fenomeno dell’abbandono e della dispersione scolastica orientando e
motivando in itinere lo studente al fine di compensare i deficit sociali,
affettivi e cognitivi, nell’ottica del raggiungimento del successo scolastico e
formativo; Garantire
l’educazione alla salute, alla solidarietà e alle pari opportunità per una
migliore qualità di vita scolastica; Controllare
le condizioni che favoriscono l’integrazione dei disabili; Acquisire
atteggiamenti positivi verso l’impegno scolastico Sviluppare
capacità di gestione dei rapporti interpersonali Sviluppare
e valorizzare capacità artistico/creative Promuovere
la coscienza e la conoscenza di se stessi Collaborare/impegnarsi
nel sociale L’Istituto
intende garantire un’offerta formativa volta anche :
A promuovere l’organizzazione di percorsi formativi finalizzati all’educazione
permanente.
A promuovere l’acquisizione di competenze chiave nelle aree di indirizzo.
A preparare i giovani alla vita adulta e professionale in funzione delle
esigenze della società e delle innovazioni tecnologiche.
All’individuazione degli strumenti per raggiungere gli obiettivi formativi,
alle procedure di autovalutazione e verifica interna, alle azioni di
monitoraggio.
Alla progettazione del miglioramento.
A promuovere le potenzialità di ciascun alunno adottando tutte le iniziative
utili al raggiungimento del successo formativo.
A promuovere iniziative finalizzate alla realizzazione di un sistema di qualità. Il
perseguimento di tali finalità rappresenta la logica conseguenza dell’operatività
che la scuola dell’autonomia impone e che si concretizza nella possibilità di
fornire nuove esperienze, capaci di allargare gli orizzonti culturali e non, di
coniugare sapere con saper fare. E’ in tal modo che la formazione diventa
veicolo di un progetto coerente e sostenibile, in quanto al sapere aggiunge
l’acquisizione di strumenti atti a realizzare i processi cognitivo - operativi
e la costruzione di un sistema di valori tali da consentire la realizzazione di
un “progetto “ di vita. In questa ottica, questa scuola tende a fornire a tutti
i suoi allievi “Occasioni e Opportunità”, attivando processi capaci di incontrare
i nuovi bisogni e di promuovere percorsi che vanno dalla motivazione al
sapere/fare alla solidarietà/accoglienza. Nella pratica quotidiana si tenderà a
far acquisire agli alunni comportamenti tali da riuscire a realizzare i
seguenti obiettivi:
Conoscersi per orientarsi
Riflettere e prendere i primi contatti con il mondo del lavoro
Rispettare l’ambiente
Rispettare la legalità I
risultati attesi sono:
Riduzione della dispersione scolastica.
Riduzione delle assenze per periodi più o meno prolungati.
Coerenza e consapevolezza nella scelta e nella costruzione del proprio
futuro
Coinvolgimento “autentico” dei genitori alla vita scolastica. La
logica di base, che muove l’azione didattico-educativa della scuola, va nell’individuazione
di nuovi “saperi”, e non deve essere letta nell’ottica di una semplificazione
dei contenuti, in quanto non rinunciando al valore formativo legato ai
programmi istituzionali in termini di conoscenze, competenze ed abilità,
propone una mappa di saperi irrinunciabili (quota nazionale), per ogni area
disciplinare, in relazione alle conoscenze ed alle capacità (standard minimi) e
identifica quelli derivanti dalla quota interna alla scuola per realizzare una
omogeneità culturale coerente con la 3.2 Obiettivi didattici peculiari
all’indirizzo artistico L’Indirizzo
Artistico pone al centro della propria offerta formativa l’Arte e le Arti Applicate,
intese come studio del patrimonio del passato e come esperienza creativa che si
realizza nel presente, nell’incontro con la realtà culturale e produttiva del
territorio in cui si colloca, in un processo di attualizzazione attento e
costante. Compito fondamentale dell’Istituto è di unire a una più generale preparazione
culturale, una specifica formazione nel settore delle Arti Applicate, per
consentire agli allievi la conoscenza dei vari processi ideativi e l’esplicitazione
delle proprie capacità creative, progettuali e organizzative. Argomenti
comuni alle tre sezioni presenti sono:
Il ruolo storico delle arti figurative La loro
utilità nel processo produttivo
Le scienze e tecnologie loro necessarie
Le leggi della percezione e della comunicazione
La psicologia della forma. Gli
insegnanti, in tutti gli ambiti disciplinari e attraverso azioni coordinate,
lavoreranno per far conseguire agli alunni i seguenti obiettivi:
Essere motivati verso tutti gli apprendimenti disciplinari
Saper decifrare i vari messaggi, saperli interpretare, produrre ed elaborare
utilizzando tutti i linguaggi
Saper assimilare i contenuti attraverso attività di analisi, sintesi e valutazione
Acquisire abilità operativa con la strumentazione specifica del settore scelto
Saper decodificare il linguaggio specifico dei vari ambiti disciplinari (arredamento,
grafica e moda)
Saper utilizzare i mezzi multimediali
Saper produrre sia individualmente che in gruppo. 3.3 Struttura del corso di studi ad
indirizzo artistico L’indirizzo
artistico è tradizionalmente organizzato in due cicli di studio: il primo di
tre e il secondo di due anni ed offre la possibilità di frequentare a scelta
una delle seguenti sezioni: 1. Architettura e arredamento 2. Grafica pubblicitaria e fotografia 3. Moda e costume L’orario
è di trentanove ore settimanali. L’organizzazione
didattica prevede l’azione coordinata dell’insegnamento delle materie comuni
con altre di Progettazione e di Laboratorio. 3.4 Triennio (classi prime, seconde e
terze): indirizzo artistico Il
Triennio, nella sua struttura, riflette ancora in parte lo spirito che aveva
l’Istituto d’Arte all’epoca della sua creazione: una scuola con corso triennale,
prevalentemente pratica e applicativa, per la formazione d’artigiani. Oggi la
sua struttura è mutata, essendo più teorica, ma rimane ancora un largo spazio
dedicato alle attività pratiche. Le discipline e le ore settimanali d’insegnamento
sono le seguenti:
3.5 Biennio ( classi quarte e quinte):
indirizzo artistico Il
Biennio, che ancora si chiama Sperimentale, istituito nel 1969, completa gli
studi del Triennio e ha un carattere più teorico.
Alla
fine del quinto anno gli alunni sostengono l’esame di Stato conclusivo,
superando il quale conseguono 3.6 Sezioni specifiche dell’indirizzo
Artistico Arredamento
e architettura - La sezione ha il fine di formare e far maturare
la personalità dell’allievo attraverso procedimenti progettuali - operativi, ed
esperienze tecniche e artistiche nell’ambito dell’arredo, dell’architettura
d’interni e del restauro del mobile, con l’acquisizione di competenze di
ricerca, analisi, progettazione nei campi d’intervento pertinenti (arredo di
spazi abitativi, di spazi pubblici, espositivi e commerciali, arredo urbano e
ambientale, progettazione
di oggetti e complementi per l’abitazione). La
sezione dispone dei seguenti laboratori: Ebanisteria Restauro Applicazioni
metalliche e modellistica Le
finalità sono perseguite mediante percorsi atti a potenziare, in un ricco
contesto culturale formativo e su solide basi scientifiche, tecnologiche e artistiche,
la capacità di tradurre operativamente la creatività in progetto e in esecuzione. Grafica
pubblicitaria e fotografia - La sezione mira
all’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito della
comunicazione visiva finalizzata al messaggio pubblicitario e/o fotografico,
avvalendosi delle tecnologie sia informatiche che tradizionali. La
sezione dispone dei seguenti laboratori: Serigrafia
e fotoincisione Fotografia,
ripresa, sviluppo e stampa Tecniche
grafiche Sia per
quanto concerne l’aspetto progettuale che realizzato, il percorso formativo si
articola in moduli preparatori all’inserimento nel mondo del lavoro. Prevedono dapprima
l’esercizio della manualità, esperienza di crescita creativa, tecnica e
metodologica, poi l’attenzione agli aspetti della composizione e
dell’equilibrio fra i vari linguaggi, fino alla realizzazione del prodotto
finito. Moda e
costume - La sezione ha come finalità la formazione di
disegnatori nel settore della
moda che abbiano specifiche competenze nel campo del disegno, della progettazione
e della fabbricazione di costumi storici e moderni. La sezione dispone dei
seguenti laboratori: Taglio
e confezione Modellistica L’attività
nei laboratori per il Triennio prevede dapprima lo studio di materiali e
strumenti, poi, attraverso tappe programmate e propedeutiche, lo studio sempre
più approfondito della storia del costume e dell’abbigliamento, e della
modellistica di base. Il
Biennio Sperimentale è orientato essenzialmente al consolidamento e
all’approfondimento delle esperienze in precedenza acquisite. Nei rispettivi laboratori
sono comprensibili tutte le fasi operative che dal progetto conducono
all’esecuzione del prototipo. 3.7 Obiettivi didattici peculiari
all’istruzione pedagogica (Brocca) Il
curriculum, di tipo liceale, prevede 12 materie di studio nel biennio e 13 nel
triennio, da svolgere in 34 ore settimanali. Il corso di studi permette
l’approccio conoscitivo tanto all’area umanistica, quanto a quella scientifica,
caratterizzanti, come tutte le sperimentazioni
Brocca, con la presenza di materie che hanno una forte valenza formativa e
critica, quali, filosofia, diritto, latino, musica e storia dell’arte; la
specificità dell’indirizzo è poi data dalla centralità di materie quali psicologia,
sociologia e pedagogia . La caratterizzazione dell’indirizzo è data da una
sostenuta cultura generale
integrata da dimensioni specifiche, garantite da uno spettro essenziale di
discipline afferenti alle aree delle scienze umane e sociali, ciascuna presente
con una caratterizzazione culturale e scientifica. L’indirizzo
si caratterizza per una proposta metodologica e di contenuti fondata sull’opportunità
di considerare convergenti sinergicamente contributi che afferiscono a
discipline diverse ma anche complementari. Grazie alle molteplici possibilità
di interazione tra le varie discipline, oltre che nella continuità degli
obiettivi, l’indirizzo trova compattezza e coerenza interna e garantisce, nello
stesso tempo, attraverso l’esperienza di approccio multidisciplinare ai
problemi psico-sociali, un ricco apporto formativo. Le finalità dell’indirizzo
sono: favorire
la formazione di attitudini e competenza rivolte al “sociale”; favorire
la conoscenza e l’uso del territorio urbano tramite l’acquisizione di strumenti
critici; promuovere
l’educazione alla mondialità , imparando ad accettare in modo costruttivo gli
altri e a riscoprire i valori etici per instaurare rapporti interpersonali
costruttivi, controllare la propria emotività; offrire
una polivalenza di sbocchi, sia nell’ambito lavorativo sia nella prosecuzione
degli studi . 3.8 Struttura del corso ad indirizzo
socio-psico-pedagogico Quadro orario settimanale del liceo
socio-psico-pedagogico:
Alla
fine del quinto anno gli alunni sostengono l’esame di Stato conclusivo,
superando il quale conseguono 3.9 Profilo della formazione generale Entrambi
i Corsi di studi forniscono agli allievi una preparazione culturale generale,
conoscenze e competenze operativo- progettuali nell’area Storico-Artistica,
delle Arti Applicate e Socio-Psico-Pedagogiche. Privilegia l’aspetto pratico
dell’apprendere e potenzia le fasi operative nell’indirizzo artistico, ma
consente di giungere ad una consapevolezza
dei processi progettuali e della dinamicità della realtà quotidiana a tutti gli
allievi. Pertanto
lo studente sarà in grado di: Possedere/padroneggiare
conoscenze generali che gli permettano di interpretare / decodificare in
maniera corretta la realtà; cogliere
e analizzare con competenza le caratteristiche formali di soggetti, oggetti,
ambienti e immagini del mondo reale; comprendere
e interpretare la varietà dei linguaggi artistico-rappresentativi; comprendere
e interpretare la varietà dei linguaggi in uso nella comunicazione
moderna socio-psicologica; distinguere,
capire e utilizzare i principali fenomeni della percezione visiva e cognitiva; esprimere/esternare
la creatività in maniera personale e significativa, attraverso diverse tecniche
rappresentative, con particolare padronanza di quelle che hanno caratterizzato
il settore specifico di studi; esprimere/esternare
i propri pensieri in maniera personale e significativa, attraverso
argomentazioni valide con particolare padronanza del linguaggio tecnico
scientifico specifico. riconoscere
e descrivere le principali manifestazioni artistiche storiche e contemporanee; saper
utilizzare i metodi della rappresentazione geometrico-prospettica; saper
affrontar progettualmente e sviluppare temi relativi al proprio ambito di
formazione artistico-professionale; realizzare
interventi, prototipi e prodotti finiti mediante le specifiche tecniche di
laboratorio apprese nel corso di studi seguito; Sapere
lavorare in gruppo e/o equipe progettuale; Saper
trovare soluzioni adeguate ad istanze del proprio interlocutore. 3.10 Alunni diversamente abili L’inserimento
degli alunni diversamente abili nella scuola (ben 37 allievi, con 17 docenti di
sostegno) è la maturata conseguenza di una attività pedagogica fondata
sull’affermazione del diritto all’istruzione di tutti, indipendentemente dai
limiti economici e psicofisici di ciascun individuo. La
scuola svolge attività d’accoglienza e d’integrazione scolastica per gli alunni
diversamente abili, ai sensi del D.M. 24-7-1998 n.
Accoglienza e osservazione dell’alunno
Attività di groupping
Attività psicomotorie, grafiche, pittoriche e manuali
Uscite sul territorio
Visite guidate presso aziende produttive L’azione
formativa dell’Istituto aspira a porre le basi per un futuro inserimento dello
studente diversamente abile nel mondo del lavoro. A conclusione del percorso
scolastico, ogni studente otterrà la certificazione dei crediti acquisiti. 3.11 Attività alternativa all’ora di
religione cattolica L’alunno
che non si avvalga dell’insegnamento della Religione cattolica può scegliere
una delle seguenti possibilità: Frequentare
la lezione contemporanea di una classe parallela, nel caso che l’insegnante
appartenga già al Consiglio di classe dell’alunno interessato; Entrare
a scuola un’ora dopo, o uscirne prima, nel caso che la lezione in questione sia
la prima o l’ultima di quel giorno, e previa dichiarazione liberatoria di chi
esercita la tutela legale se l’allievo è un minore; Dedicare
l’ora allo studio individuale in altro locale della scuola. 3.12 Ampliamento dell’Offerta Formativa La
nostra Scuola, nell’ambito d'un successivo ampliamento della propria offerta
formativa, è aperta ad iniziative che si presenteranno nel corso dell’anno
scolastico e che promuovano l’attività della scuola stessa sul territorio,
pongano al centro dei lavori la figura dello studente e ne arricchiscano la
crescita personale. Allo
stato attuale sono attive o in fase
propositiva le seguenti iniziative curricolari ed extracurricolari:
Manifestazione artistica di Fine Anno.
Progetto “Scuole Aperte”.
Progetti visite guidate e viaggio d’istruzione.
La musica per coro tra 800 e 900: dalle forme tradizionali a quelle moderne.
Biografia e dialogo sociale.
Cineforum in lingua inglese.
Dall’oralità alla scrittura: il testo pedagogico.
Educazione alla salute, i giovani e le nuove droghe: il fumo.
Sviluppo ed ampliamento del sito Web della scuola.
Ricerca e valorizzazione degli antichi casali con il loro portali.
Il giornale in classe.
Giochi sportivi studenteschi.
Il “Munari” in piazza.
Progetto Europeo Comenius. Progetti PON. ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA 4.1 Collegio dei Docenti E’
composto da Docenti di ruolo e non di ruolo in servizio presso l’Istituto, lo
presiede il Dirigente Scolastico e si riunisce periodicamente. Tra le
molteplici competenze si rilevano quelle inerenti a: Programmazione
educativa e didattica; Elaborazione
del Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.); Calendario
ai fini della valutazione degli alunni; Proposte
per la formazione delle classi, assegnazione dei Docenti e orario delle
lezioni; Adozione
di libri di testo, previo parere del Consiglio di Classe; Programmazione
dell’attività di recupero, sostegno ed integrative; Elezione
dei Docenti che compongono il Comitato per la valutazione del servizio degli
Insegnanti; Identificazione
e attribuzione di Funzioni Strumentali al P.O.F. Per
favorire uno sviluppo coerente ed omogeneo della programmazione, il Collegio si
dota di alcune figure di riferimento:
Funzioni Strumentali al Piano dell’Offerta Formativa;
Referenti delle varie discipline, delle Commissioni, dei Progetti;
Coordinatori del Consiglio di Classe;
Segretari del Consiglio di Classe. 4.2 Riunioni per discipline Vengono
convocate almeno una volta all’anno allo scopo di:
Stabilire le prove d’ingresso;
Confrontare tempi e modi di svolgimento dei moduli e/o delle unità didattiche;
Concordare le prove di verifica;
Discutere sull’efficacia di manuali e strumenti didattici;
Individuare e condividere elementi essenziali degli insegnamenti e apprendimenti
delle singole discipline e la loro collocazione nell’ambito di più ampie aree
disciplinari. In
questa occasione vengono anche elaborate proposte d’acquisto dei materiali e
delle attrezzature e in riferimento ad uscite didattiche, visite guidate e/o
viaggi d’istruzione. 4.3 Consigli di Classe Sono
composti dai Docenti di ogni singola classe, da due rappresentanti dei
genitori, da due rappresentanti degli studenti; sono presieduti dal Dirigente
Scolastico o dal Coordinatore di Classe. Al Consiglio di Classe, con la
presenza di tutte le componenti, spetta la verifica dell’andamento didattico e disciplinare
della classe e l’elaborazione di strategie comuni in merito all’azione
educativa. Inoltre spetta la programmazione di visite e viaggi d’istruzione e
attività integrative e di sostegno, individuate dal Collegio dei Docenti. Il
Consiglio di Classe con la sola presenza dei Docenti, ha il compito di
realizzare in armonia con i principi educativi, la valutazione periodica e finale
degli allievi, la conferma o proposta di adozioni dei libri di testo. 4.4 Coordinatore di Classe I
Coordinatori del Consiglio di Classe vengono nominati dal dirigente Scolastico
su disponibilità dei docenti e mantengono l’incarico fino al completamento del
percorso di studi della classe. Svolgono
il ruolo di tutor degli alunni, raccordo con le famiglie, strutture scolastiche
e territoriali di supporto, controllano assenze, ritardi, rapporti disciplinari
e ne informano il Consiglio di Classe e nelle
riunioni del Consiglio di Classe a)
Presiede su delega del Dirigente Scolastico il Consiglio di Classe. b)
Regola gli interventi in modo da garantire e stimolare la partecipazione di
tutti i componenti alla programmazione didattica, al rilevamento e all’analisi
dei problemi, nonché alla ricerca e messa in opera di iniziative risolutive. c)
Segnala ogni elemento utile al lavoro dei docenti. d)
Sollecita il collegamento fra le materie al fine di sviluppare un insegnamento/apprendimento
pluridisciplinare e/o interdisciplinare. e)
Regola modi e tempi del dialogo fra componenti del Consiglio stesso. nel
percorso didattico a) Cura
le attività di accoglienza e di rilevamento dei bisogni formativi nelle classi
prime e seconde, individuando le immediate necessità pedagogico - culturali
degli allievi. b) Si
rende disponibile ad accogliere richieste, segnalazioni di problemi, proposte
di attività etc., relativi al lavoro e alle relazioni interpersonali all’interno
della classe o riguardanti i rapporti di questa con altre componenti
scolastiche o con la realtà sociale di provenienza degli studenti. c)
Raccoglie dati sull’andamento didattico -disciplinare nelle varie materie; d)
Svolge un ruolo di raccordo, nei casi di necessità, ai fini di una efficace prevenzione
del disagio scolastico. 4.5 Segretario del Consiglio di Classe Redige
i verbali del Consiglio di Classe e verifica tutte le operazioni di scrutinio
in collaborazione con il Coordinatore del Consiglio di Classe. 4.6 Attività Dipartimentali e
interdipartimentali Il
Collegio dei docenti organizza le sue attività di progettazione del curricolo
ed extra curricolo attraverso le Riunioni di indirizzo, dipartimentali, inter-dipartimentali
e disciplinari. I
Dipartimenti sono i seguenti: Indirizzo artistico
Area umanistica: italiano, storia, religione.
Area tecnico – scientifica: matematica, fisica, scienze, chimica, elementi
di economia e sociologia, disegno geometrico, descrittiva, educazione fisica.
Area tecnico – pratica: disegno dal vero, plastica, educazione visiva,
tecnologia, disegno professionale, progettazione, laboratori. Indirizzo
socio-psico-pedagogico
Area umanistica: italiano, latino, musica, lingua inglese, storia, arte.
Area scientifica: matematica, fisica, informatica, scienze, chimica, biologia.
Area di scienze sociali: filosofia, pedagogia, psicologia, sociologia, diritto,
religione. I
Dipartimenti sono composti dai docenti delle materie appartenenti ad una
stessa Area disciplinare, assistiti da un Coordinatore eletto al loro interno. L’attività
dei Dipartimenti si attiva in due momenti dell’anno scolastico, la prima fase è
preparatoria alla seconda. Prima fase: Dopo il
monitoraggio e la valutazione dell’offerta formativa presentata in sede di
Collegio docenti, i Dipartimenti si riuniscono per individuare obiettivi
generali annuali interdisciplinari, progetti, nuove proposte formative ed
organizzative. In seguito i coordinatori dei vari Dipartimenti, organizzano
incontri presieduti dal Dirigente scolastico, a cui partecipa il Direttore
amministrativo, le Figure Strumentali e la commissione P.O.F., per confrontare
le varie proposte progettuali e operarne una selezione equilibrata. Tali
riunioni garantiscono una cernita dei progetti fatta secondo i criteri di
priorità stabiliti nel Collegio dei docenti e verificano la loro compatibilità
con le risorse economiche della scuola. I criteri di selezione individuati
sono: compatibilità Seconda fase: A
seguito dell’approvazione e dell’aggiornamento del P.O.F. da parte del Collegio
Docenti, i Dipartimenti si riuniscono per progettare percorsi formativi
interdisciplinari su cui articolare la programmazione, per assicurare i
necessari coordinamenti, e per fissarne i tempi d’attuazione. Ogni
Dipartimento è coordinato da un docente che: a)
Presiede alle riunioni del dipartimento. b)
Coordina la discussione sui compiti del dipartimento. c)
Promuove la circolazione delle informazioni su iniziative di aggiornamento,
pubblicazioni, normative e contenuti inerenti le discipline specifiche. d)
Coordina la realizzazione di prove di verifica comuni per classi parallele, al
fine di monitorare il livello complessivo degli apprendimenti degli alunni. 4.7 Criteri generali di conduzione delle
attività didattiche Compatibilmente
con le finalità formative e culturali generali, i percorsi curriculare tendono
a valorizzare e a mettere in pratica tutte le forme di collegamento
pluridisciplinare, che troveranno nell’ambito dell’espressione visuale e
progettuale il punto di massimo raccordo. In tal senso anche le discipline
dell’area di base, pur nel rispetto dei loro linguaggi e finalità formative,
attuano particolari adattamenti volti a favorire la loro integrazione con le
finalità formative dei singoli settori. Le
attività di programmazione si articolano in più momenti e strutture diverse,
quali: 1.
riunioni per indirizzo e/o sezione 2.
riunioni per dipartimento 3.
riunioni per discipline 4.
programmazione consiglio di classe 5.
programmazione individuale disciplinare Nelle
prime fasi dell’anno scolastico, quindi, ogni Docente arriva alla redazione
della programmazione individuale nella quale specifica: Prerequisiti; Obiettivi didattici; Scansione
temporale relativa allo svolgimento del programma, articolata per moduli e/o
unità didattiche; Elementi
di interdisciplinarietà per sottolineare l’unità del sapere; Modalità
delle verifiche; Criteri
di valutazione delle prove; Corrispondenza
reale tra voto e apprendimento; Valutazione
finale; Attività
integrative e di sostegno; Attività
didattiche complementari; Collegamenti
pluridisciplinari per aree culturali. 4.8 Programmazione del percorso formativo
degli alunni diversamente abili È
garantito il diritto all’educazione e all’istruzione della persona diversamente
abile nelle classi comuni di questo Istituto. L’integrazione scolastica ha come
obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile
nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella
socializzazione. L’esercizio del diritto all’educazione e all’istruzione non
può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà
derivanti dalle disabilità connesse all’handicap. All’individuazione
dell’alunno diversamente abile ed all’acquisizione della documentazione
risultante dalla diagnosi funzionale fa seguito un profilo dinamico-funzionale,
ai fini della formulazione di un piano educativo individualizzato, alla cui
definizione provvedono il gruppo di studio e di lavoro GLH d’Istituto. Il
profilo indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive
dell’alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla
situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia le capacità possedute
che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate e
sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona diversamente
abile. Nella
valutazione degli alunni diversamente abili da parte dei docenti è indicato,
sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano
stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di
sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti
programmatici di alcune discipline. Agli
esami di licenza di Maestro d’Arte e a quelli conclusivi dei corsi d’istruzione
secondaria superiore, possono essere ammessi anche gli alunni valutati “in modo
differenziato” svolgendo prove relative ai contenuti della programmazione
individualizzata, in tal caso verrà rilasciato soltanto un’attestazione delle
competenze effettivamente acquisite. 4.9 Verifiche didattiche e formative Verifiche
per singola disciplina Verifica iniziale:
Nelle prime classi è previsto un test d’ingresso per registrare i
livelli di partenza degli allievi. Nelle classi successive la prima verifica
controlla l’eventuale saldo del debito formativo. Verifica
in itinere:
Sono verifiche di tipologia diversa in relazione alle singole discipline
(interrogazione individuale, lavori di gruppo, tema, relazione, questionario,
risoluzione di problemi, analisi testuale, prova strutturata a quesiti aperti o
chiusi, prova grafica, prova pratica, relazione tecnica). Verifica
pluridisciplinare intermedia e finale
Scrutini quadrimestrali e di fine anno. Le
verifiche degli allievi saranno strutturate in modo da controllare periodicamente
il livello di apprendimento e il grado di raggiungimento degli obiettivi
prefissati. Alla
fine di ogni modulo disciplinare viene prevista una verifica formativa per
testare, oltre tutto, anche l’efficacia dell’intervento didattico. La verifica
cercherà di evitare traumi psicologici agli allievi e sarà presentata come la
logica conseguenza e la fase finale del processo didattico della disciplina. La
valutazione apparirà, quindi, come incoraggiamento e stima a poter fare ancora
di più di quanto l’allievo avrà potuto evidenziare in quella seduta. 4.10 Valutazione dell’alunno Criteri
per la valutazione Il
rispetto della personalità e dei ritmi di apprendimento degli allievi, mai
forzati e sempre sollecitati, deve consentire di effettuare una valutazione complessiva
attraverso verifiche sia formative che sommative. Per ciascun allievo, tale
valutazione è stata inoltre "trasparente
e tempestiva, volta ad
attuare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di
forza e di debolezza ed a migliorare
il proprio rendimento". Per la
formulazioni dei giudizi e l'attribuzione dei voti saranno utilizzati i
seguenti indicatori:
Conoscenza: intesa come capacità di
comprendere un concetto, di spiegarlo, riassumerlo e ricordarne il contenuto
trasponendolo da una forma simbolica ad un'altra.
Abilità: intese come capacità di
scomporre un contenuto nei suoi costituenti o di individuarne le varie parti
(analisi), di cogliere gli elementi fondamentali di un contenuto (sintesi), di
esprimere in modo appropriato e linguisticamente corretto il contenuto stesso.
Competenza: intesa come capacità di
applicare le conoscenze acquisite e collegarle tra loro secondo i linguaggi
peculiari dell'indirizzo di studio Livelli
di apprendimento Le
valutazioni sono state attribuite secondo i seguenti livelli (modello unificato
di Istituto per la valutazione degli allievi):
4.11 Criteri orientativi per i Consigli di
Classe ai fini degli scrutini finali Criterio
per la promozione o ammissione all’esame di stato o di maestro d’arte I
consigli di classe ammetteranno alla classe successiva gli allievi che presenteranno
almeno la sufficienza in tutte le discipline, compreso il comportamento, il
quale concorre alla determinazione della media dei voti. A
decorrere dall’anno scolastico 2009/2010, ai fini dell’ammissione all’esame di
stato o di maestro d’arte, saranno valutati positivamente, nello scrutinio
finale, gli alunni che conseguiranno almeno il “sei”, in ognuna delle discipline
dell’anno in corso. Il voto di condotta insufficiente determina la non ammissione
all’esame di stato. Criterio
per la sospensione del giudizio In
presenza di insufficienze in numero
pari o inferiore a tre discipline previste nel piano di studi dell’anno
in corso, il Consiglio di classe valuterà
la possibilità di rinviare la formulazione del giudizio finale, ove non vi siano gravi fattori concomitanti
che possano pregiudicare il proficuo proseguimento
degli studi. Criterio
per la non ammissione alla classe successiva In
presenza di insufficienze in numero
superiore a tre discipline previste nel piano di studi e/o in caso di
gravi insufficienze e/o in caso di uno o
più debiti formativi pregressi non recuperati, o in caso di gravi problemi disciplinari, voto di condotta insufficiente,
il Consiglio di classe si orienterà per
la non ammissione dell’alunno alla classe successiva. Scrutini
finali per le classi prime, seconde, terze e quarte Nei
confronti degli studenti per i quali, al termine delle lezioni, è stato constatato
il mancato conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non
comporti tuttavia un immediato giudizio di non promozione, il consiglio di
classe, sulla base di criteri preventivamente stabiliti, procede ad una
valutazione della possibilità dell’alunno di raggiungere gli obiettivi delle discipline
interessate, prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo, mediante lo
studio svolto o autonomamente o attraverso la frequenza a corsi e/o interventi
di recupero organizzati dalla scuola stessa. In questo caso il consiglio
procede al rinvio della formulazione del giudizio finale. Il
Dirigente Scolastico comunica per iscritto, alla famiglia le motivazioni delle
decisioni assunte dal Consiglio di Classe, nonché un dettagliato resoconto
sulle carenze dell’alunno, indicando anche i voti proposti dai docenti in sede
di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l’alunno non ha
raggiunto la sufficienza. Contestualmente,
il Dirigente Scolastico fa presente alla famiglia quali sono gli interventi
didattici, le modalità e i tempi delle relative verifiche che la scuola è
tenuta a portare a termine entro la fine dell’anno scolastico in corso e, in
ogni caso, entro la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo
(vedi paragrafo specifico sugli interventi di recupero). Nei confronti
dell’alunno per il quale sia stata espressa una valutazione
positiva in sede di integrazione dello scrutinio finale ( ossia per gli alunni
con giudizio di ammissione sospeso) al termine del terz’ultimo e penultimo anno
di corso, il Consiglio di classe procede all’attribuzione del credito
scolastico minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della tabella. Il
Consiglio di classe, valutando la situazione sulla base degli indicatori
sopraddetto, può attribuire in sede di integrazione dello scrutinio finale al
termine del terz’ultimo e penultimo anno di corso, il punteggio massimo previsto
nella relativa banda di oscillazione della tabella. Nell'assegnare il credito
scolastico a ciascun allievo delle classi terze, quarte e quinte si tiene conto
anche dei seguenti parametri:
Partecipazione, comportamento, impegno, interesse, socialità
Partecipazione proficua ad attività complementari ed educative organizzate
dalla scuola
Crediti formativi Per
tutto quanto non previsto si fa riferimento ai decreti normativi 4.12 criteri per l’attribuzione del voto di
condotta In base
a quanto indicato nei D.L. 01/09/2008 n. 137 e D.M. 16/01/2009 n. 5, al fine di
assicurare omogeneità di comportamenti nelle decisioni di competenza dei
singoli Consigli di classe, si stabilisce che il voto di condotta viene
attribuito dall’intero Consiglio di Classe in base ai seguenti indicatori e
alla seguente griglia di valutazione. Indicatori Comportamento.
Partecipazione. Frequenza e puntualità.
Note disciplinari.
Rispetto del regolamento d’istituto.
Uso e rispetto del materiale scolastico e delle strutture della scuola. Il
profilo dello studente deve rispondere ad almeno quattro dei descrittori della
griglia.
Ogni
Consiglio di Classe, pur nel rispetto dei criteri generali sopra descritti, è
sovrano nel decidere parametri valutativi che tengano conto di particolari
situazioni didattico - formative dell’alunno. 4.13 interventi di recupero per allievi
insufficienti “Le
attività di sostegno e di recupero, come previsto dal D.M. n. 42 del 22 maggio
2007, costituiscono parte ordinaria e permanente del piano dell’offerta
formativa. Le istituzioni scolastiche sono tenute comunque a organizzare, subito dopo gli scrutini intermedi,
interventi didattico-educativi di recupero per gli studenti che in quella sede
abbiano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un
tempestivo recupero delle carenze rilevate” (art. 1 del D.M. n. 80/2007). Per
effetto dell’art. 9 dello stesso decreto, le scuole secondarie di 2° grado
devono esplicitare “le modalità di recupero” (oltre che quelle “di
verifica dell’avvenuto saldo dei debiti formativi”), tenendo presenti i
“criteri generali stabiliti con Ordinanza del Ministro” (O.M. n.
92 del 5 novembre 2007), nella quale si legge che “Nelle attività di
recupero rientrano gli interventi di sostegno che hanno lo scopo
fondamentale di prevenire l’insuccesso scolastico e si realizzano,
pertanto, in ogni periodo dell’anno scolastico,
a cominciare dalle fasi iniziali” (art.2, c.3). Si ricordano le principali modalità di attuazione
degli interventi citati: nella
programmazione annuale di ogni consiglio di classe, sulla base degli indirizzi
generali forniti dal Collegio dei docenti, sono previste, in forma esplicita,
tutte le iniziative promosse per sostenere e favorire l’apprendimento di
ciascun alunno; tali
iniziative vengono puntualmente comunicate ai genitori degli allievi; le
iniziative in questione possono essere realizzate attraverso i modelli didattici
della flessibilità, ossia integrando opportunamente: le indicazioni riportate
dall’articolo 2, comma 82 della O. M. n. 92/2007; la utilizzazione della quota
del 20% prevista dal D.M. n. 47 del 13 giugno 2006; altre
soluzioni didattiche autonomamente definite dai docenti del Consiglio di classe. Tra le
forme di supporto all’apprendimento va menzionata la possibilità
dell’istituzione del cosiddetto “sportello didattico”. In numerose situazioni
esso è risultato efficace perché: ha
consentito un più diretto rapporto docente-studente; ha
favorito un’attenzione più mirata nei confronti dei bisogni cognitivi e metodologici
del singolo allievo in difficoltà. Ma va
pure positivamente segnalata la possibilità di programmare periodi di attività
didattica dedicati espressamente al recupero, al sostegno e al potenziamento.
Essi possono essere previsti secondo scadenze opportunamente scaglionate e
organizzati anche per temporanei gruppi classe. Tali gruppi potranno, ad
esempio, essere costituiti: 1. da
studenti, omogenei per le carenze dimostrate nelle stesse discipline, provenienti
da classi parallele; 2. da
studenti con livelli di preparazione omogenei, provenienti da classi parallele,
che necessitino di un’adeguata azione di mantenimento; 3. da
studenti con livelli di preparazione consolidata, provenienti da classi parallele.
Per essi può essere prevista una proficua azione di approfondimento. Ma non va esclusa
una loro funzione di assistenza e di tutoraggio nei due gruppi classe
precedenti. Sulla
base di quanto detto, il Collegio dei Docenti, tenendo conto della scarsa
disponibilità finanziaria evidenziata dal D.S., ha deliberato ……….. 1. Un
periodo di attività didattica dedicato di n. …… settimane, in orario curriculare,
(la cosiddetta pausa didattica), dopo le valutazioni del primo quadrimestre, da
esplicitarsi con le modalità sopra descritte. 2.
Corsi di recupero, specifici per ogni disciplina, dopo la valutazione finale,
della durata di almeno/massimo 15 ore. Tali corsi saranno attivati sulla base
delle risorse finanziarie della scuola e con la disponibilità dei docenti delle
discipline coinvolte. La scuola,
qualora si trovasse in difficoltà per mancanza di personale docente interno, si
riserva la possibilità di nominare per tali corsi, docenti esterni e presenti
nelle graduatorie d’istituto. 4.14 Criteri per la composizione delle
classi Classi
iniziali Nella
formazione delle classi iniziali i criteri saranno orientati al raggiungimento
di un’equilibrata composizione che tenga conto:
Dell’abbinamento delle sezioni
Della valutazione finale ricevuta nel precedente ciclo di studi
Del sesso degli alunni
Dell’eventuale mantenimento di piccoli gruppi provenienti dalla stessa
scuola media
A meno di richiesta specifica, i ripetenti saranno mantenuti nelle sezioni
già frequentate
In mancanza di norme specifiche, si ritiene opportuno che gli alunni diversamente
abili siano presenti in ogni classe in numero tale da permettere il loro reale
inserimento e il normale svolgimento delle lezioni. Classi
intermedie
Per le classi intermedie sarà di regola mantenuta la composizione delle
classi precedenti
Nel caso in cui, per motivi normativi, si rendesse necessaria la ridistribuzione
degli alunni di una classe, si terrà conto delle richieste di mantenimento dei
gruppi. 4.15 Criteri per l’assegnazione delle
classi ai Docenti Il
Dirigente scolastico assegna le classi ai docenti garantendo la continuità
didattica nell’arco dei cinque anni. Qualora per motivi eccezionali (trasferimenti,
pensionamenti o riduzione del numero delle classi) essa non possa essere
assicurata, l’assegnazione avverrà rispettando la graduatoria interna. L’assegnazione
ai docenti delle ore eccedenti sarà fatta seguendo la disponibilità dei docenti
e la graduatoria interna. 4.16 Orario scolastico La
problematicità della realtà evidenziata nella declinazione degli obiettivi
condiziona la didattica quotidiana per cui nell’interesse degli allievi e
nell’ottica di consentire a tutti di poter fruire ma anche di “essere” all’interno
del percorso formativo sono state scelte dal collegio delle misure di
intervento direttamente corrispondenti alla dimensione socio-formativa dei frequentanti,
in tale ottica si inquadra sia la scelta della divisione dell’anno scolastico
in quadrimestri sia l’”adattamento” dell’orario di funzionamento ai bisogni
degli utenti. Da tali
considerazioni deriva che: L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Le
lezioni si svolgono per l’indirizzo artistico: dalle ore 08,00 alle ore 14:40
dal lunedì al venerdì, e dalle ore 8,00 alle ore 12:00, il sabato; per l’indirizzo
socio-psico-pedagogico dalle ore 08,00 alle ore 13:40 dal lunedì al venerdì, e
dalle ore 8:00 alle ore 12:00, il sabato. 4.17 Calendario scolastico regionale
2009/2010 Il
calendario delle lezioni e delle festività, in conformità alle disposizioni vigenti
è il seguente : Il 14
settembre 2009 - inizio lezioni Il 12
giugno 2010 – termine lezioni Dal 23
/12/2009 al 06 /01/2010 – festività natalizie Dal
01/04/2010 al 07/04/2010 festività pasquali Il
01/11/2009 – festa di tutti i Santi Il
25/04/2010 – anniversario della liberazione Il
01/05/2010- festa del lavoro Il
02/06/2010 – festa nazionale della repubblica Sono
interrotte le attività didattiche nei giorni : 02/11/2009-
commemorazione dei defunti 07/12/2009 15 e
16/02/2009 19/03/2010
– anniversario uccisione di Don Peppe Diana 31/05/2010 01/06/2010 29/05/2010
– festa del santo patrono 4.18 Programmazione delle attività connesse
alla funzione docente CONSIGLI DI CLASSE 1)-Programmazione delle attività; 2)-Andamento
didattico e disciplinare.
INCONTRO
SCUOLA – FAMIGLIA: GIOVEDÌ 03/12/2009 dalle ore 17,00 alle ore 19,00 1.
situazione didattica e disciplinare del singolo studente rispetto a quella iniziale; 2.
eventuali attività di recupero o potenziamento ed ogni altra modalità di individualizzazione
dell’insegnamento concordata dal consiglio di classe. 3. i
coordinatori di classe oltre ad acquisire la firma dei genitori presenti al
colloquio, successivamente comunicheranno per iscritto alle famiglie sia tutti
i casi di alunni le cui risultanze risultino carenti per il profitto o problematiche
per il comportamento, quanto le situazioni di numerose o ingiustificate
assenze. CONSIGLI DI CLASSE 1)-andamento didattico e disciplinare; 2)-scrutinio
primo quadrimestre
COLLEGIO
DEI DOCENTI: martedì 09/02/2010 dalle ore 15,00 alle ore 17,00 INCONTRO
SCUOLA – FAMIGLIA: VENERDÌ 20/02/2010 dalle ore 17,00 alle ore 19,00 1.
situazione didattico -disciplinare di ogni singolo studente rispetto a quella
iniziale ed alla luce dei risultati del primo quadrimestre e delle eventuali
attività di recupero; 2.
eventuali attività di recupero o potenziamento ed ogni altra modalità di individualizzazione
dell’insegnamento concordata dal consiglio di classe. 3. i
coordinatori di classe oltre ad acquisire la firma e la consegna della pagella
ai genitori presenti al colloquio, successivamente comunicheranno per iscritto
alle famiglie sia tutti i casi di alunni le cui risultanze risultino carenti
per il profitto o problematiche per il comportamento, quanto le situazioni di
numerose o ingiustificate INCONTRO
SCUOLA – FAMIGLIA: MERCOLEDÌ 14/04/2010 dalle ore 17,00 alle ore19,00 1. situazione didattico- disciplinare del singolo
studente rispetto a quella iniziale; 2.
eventuali attività di recupero o potenziamento ed ogni altra modalità di individualizzazione
dell’insegnamento concordata dal consiglio di classe. 3. i
coordinatori di classe oltre ad acquisire la firma dei genitori presenti al
colloquio , successivamente comunicheranno per iscritto alle famiglie sia tutti
i casi di alunni le cui risultanze risultino carenti per il profitto o problematiche
per il comportamento, quanto le situazioni di numerose o ingiustificate
assenze. RIUNIONE
PER DISCIPLINA: adozione libri di testo LUNEDÌ 03/05/2010
dalle 15,30 alle 17,30 CONSIGLI DI CLASSE 1)-andamento didattico – disciplinare; 2)-adozione
libri di testo; 3)-classi 5° anche documento della classe. COLLEGIO
DEI DOCENTI:
martedì 11/05/2010 dalle ore 15,00 alle ore 17,00
CONSIGLI DI CLASSE ammissione esami licenza di maestro d’arte
CALENDARIO ESAMI LICENZA
MAESTRO D’ARTE
CONSIGLI DI CLASSE scrutinio secondo quadrimestre
COLLEGIO
DEI DOCENTI:
lunedì 14/06/2010 ore 15,00 – 17,00 ESAMI
DI STATO:
riunione preliminare 15/06/2010 prima
prova scritta 17/06/2010 Tutte le riunioni si terranno nella sede centrale
di via Diaz. VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA 5.1 Valutazione della qualità dell’offerta
formativa Il
Piano dell’Offerta Formativa è oggetto di monitoraggio, di verifica, di costante
aggiornamento e di continue integrazioni, a cura della Funzione Strumentale
specifica e della Commissione per la valutazione dell’offerta formativa. 5.2 Pubblicità del Piano dell’Offerta
Formativa Sarà
possibile consultarlo, integralmente o per estratto, per:
affissione all’Albo della scuola;
eventuale pubblicazione a stampa prodotta dalla stessa scuola come
materiale didattico;
pubblicazione sul sito web della scuola. 5.3 L’autovalutazione d'istituto L'autovalutazione
d'Istituto è uno dei compiti nuovi più importanti e delicati per le scuole
dell'autonomia. Impegna tutta la scuola nel corso dell’intero anno scolastico
ed ha la funzione di controllare e monitorare l’attuazione del Piano
dell'Offerta Formativa. Fasi,
criteri, metodi e strumenti dell'attività di autovalutazione L'attività
di autovalutazione ha luogo sia nel corso dell'anno scolastico che al termine
di esso e prende in considerazione tutti i fattori e le risorse impegnate
nell'attività della scuola con particolare riferimento alle scelte culturali e
didattiche, alle attività curriculari ed extracurriculari e alle scelte organizzative
e finanziarie. Essa si propone di accertare l'efficacia e l'efficienza di tutte
le scelte compiute. Ciò implicherà la raccolta e l'elaborazione di dati
utilizzando, per quanto possibile, strumenti che Al
termine dell'anno scolastico si provvederà alla tabulazione ed interpretazione
dei dati raccolti e il monitoraggio delle attività consentirà di formulare
proposte di miglioramento e di risoluzione dei problemi incontrati. Organismi
e competenze dell'attività di autovalutazione Gli
organismi deputati all'autovalutazione sono, nei campi di rispettiva competenza,
Il Consiglio d’Istituto e il Collegio dei Docenti. Ciascuno dei due organismi,
si coordina per la buona riuscita di tale attività e stabilisce tempi e modi,
coinvolgendo tutte le componenti della scuola. Anno
Scolastico 2009-2010
Il redattore Prof.
Giulio Vecchione Il
Dirigente Scolastico Prof. Antonio Alvino |